PASSAGGIO DI CONSEGNE
Presente nell’antologia
INCUBISCENZE, edita da
Scheletri Ebook, 2024

Il cardinale Caliceti irrompe nello studio, seguito da una scia di fumo di sigaretta. Con il viso stravolto, abbozza un rapido inchino mentre si aggiusta gli occhiali. «Santo Padre…»
Papa Innocenzo gli fa cenno di avvicinarsi. «È arrivato?»
«Sì. Lo faccio entrare?»
Il papa sta per rispondere, quando scorge una macchia di caffè sul suo talare. Non c’è altro modo, pensa. Abbiamo combattuto contro l’oscurità per secoli. La fede, la speranza e la carità sono state messe a dura prova, e siamo caduti. Il mondo non merita la salvezza di Dio. Il mondo non è degno di un papa che si macchia la veste facendo colazione.
Nella stanza, oltre a Caliceti, c’è Dellerio, il segretario personale del pontefice. Il papa si rivolge a quest’ultimo, invitandolo a socchiudere la finestra che si affaccia su San Pietro. La piazza è gremita. Non è la folla che attende la benedizione Urbi et Orbi, ma l’orda che incita Pilato a crocifiggere Gesù.
«Fallo entrare» ordina a Caliceti con voce tremante, ma il cardinale è una statua di sale. «Caliceti?»
«Sì?»
«È finita. Perché prolungare l’attesa di un destino già compiuto?»
Caliceti annuisce e raggiunge la porta.
C’è qualcosa che sembra un uomo, sulla soglia. Completo nero, cravatta rossa – un elegante nodo Eldridge – e occhi gialli incastonati nella faccia di gesso. Le pupille verticali si assottigliano alla luce della finestra. Dopo un breve cenno rivolto ai presenti, il nuovo arrivato raggiunge il pontefice e gli offre la mano. Quando sorride, Caliceti si lascia sfuggire un grido di ribrezzo.
Papa Innocenzo esita, ma infine le sue labbra vanno a sfiorare quella pelle grigia e fredda.
L’uomo in nero si affaccia su San Pietro, la piazza ammutolisce all’istante, e con il tono di un mercante di spezie rare, annuncia alla folla: «Eccomi a voi: da qui all’eternità.»