Der Stereoskopische Mann non è un album di canzoni, ma un contenitore di suoni.

La genesi dei brani, in principio semplici embrioni di sperimentazione sonora, avviene in momenti diversi nell’arco di dieci anni e per tutti il comune denominatore è atmosfera.

Vi sono molte analogie tra la scrittura e la composizione musicale. In entrambi i campi, si ottiene un risultato soddisfacente quando l’autore riesce a sfiorare determinate corde, a premere i bottoni giusti. Se con un romanzo o un racconto c’è bisogno della complicità del lettore, della sua immaginazione, della sospensione dell’incredulità, con la musica è sufficiente la predisposizione all’ascolto. Le note, i suoni, le percussioni, troveranno un modo per raggiungere il cervello, vuoi soffiando delicatamente nei padiglioni auricolari, vuoi scavando un varco direttamente nel cranio.

D.S.M racchiude colonne sonore di film mai (non ancora) girati. 
È il mio umile omaggio agli orrori cosmici di H.P. Lovecraft e allo spazio profondo, misterioso e inospitale, partorito dalla mente di autori quali Arthur C. Clarke e Philip K. Dick.

La voce onirica in Deep Space -The Intergalactic Journey To The Conquest Of The New Worlds è di Sada.
La voce narrante de “La Cosa Sulla Soglia” in Lovecraft Alchemy è di Riccardo Nicholas Crestani

Per la conturbante cover dell’album e per aver dato vita all’Uomo Stereoscopico, dovrò ringraziare a vita Paolo Di Orazio.




disponibile in tutte le piattaforme streaming
dal 30 giugno 2021




Privacy Policy       Cookie Policy